Salvia

Salvia - Salvia officinalis


Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, la salvia comprende diverse specie di piante, la più comune è la Salvia officinalis.

Conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà salutari, il nome di salvia deriva che salvus, che significa sano.

Ottima in cucina per aromatizzare minestre, verdure, carne, pesce e per condire i famosi ravioli al burro e Salvia o per fare le foglie di salvia fritte.


Caratteristiche

Morfologia

Con portamento cespuglioso, ha fusto eretto e ramificato e foglie picciolate.
I fiori hanno un colore che va dal blu al rosso.

Tecniche colturali

Ama il caldo e il sole, i terreni sabbiosi e leggermente calcarei, con buon drenaggio.
In genere la pianta di salvia dopo 4-5 anni tende a degenerare, e va ripiantata.
Dopo la fioritura, che avviene da primavera a tutta l'estate, la pianta va potata per favorire la ricrescita.
La moltiplicazione può avvenire per seme o per talea (tra marzo-aprile o tra giugno-luglio).

Raccolta e conservazione

Foglie e fiori, oltre ad essere consumati freschi, possono venire essiccati all'ombra e conservati in sacchetti di carta o di tela.

Tujone, cineolo, borneolo, linalolo, beta-terpineolo e beta-cariofillene.
Acidi fenolici (acido caffeico, clorogenico, ferulico).

È soggetta a diverse malattie: malformazione delle foglie per opera dei Nematodi; marciumi radicali e basali; funghi che possono creare macchie nere sulle foglie o una muffa bianca sempre sulle foglie. Il ragnetto rosso - e altri afidi - possono causare un ingiallimento delle foglie con puntini biancastri.

I romani la consideravano una pianta sacra. Per i cinesi la salvia era in grado di offrire la longevità.
Un'antica leggenda cristiana racconta che il giaciglio sul quale era stato deposto Gesù bambino era stato fatto con foglie di salvia.
In Francia si racconta la leggenda di alcuni ladri che in periodo di peste derubavano le case senza contrarre la malattie. Quando furono presi dalla giustizia rivelarono il segreto della loro immunità: si ccospargevano il corpo con un aceto ottenuto con salvia, rosmarino, timo e lavanda. Nacque così l'aceto dei quattro ladri.

Tra le molte proprietà dela salvia: antidepressive, antisettiche, antisudorifere, antidiarroiche, balsamiche, digestive, antispasmodiche.
Strofinando una foglia di salvia sui denti li si rende più brillanti e purifica l'alito.

Tabella ripartizione percentuale degli elementi

Fonte: INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

Proteine: 14%
Lipidi: 36%
Carboidrati: 50%