L’acero giapponese, meglio conosciuto come Acer Palmatum, è un albero originario del Giappone, sebbene sia molto comune anche in Corea e Cina. Rappresenta l’albero ideale per giardini di piccole dimensioni in quanto esistono moltissime sottospecie di dimensioni ridotte.
Sebbene siano meno frequenti, gli aceri giapponesi di grandi dimensioni sono un’opzione interessante che merita di essere presa in considerazione, ovviamente se si dispone di un giardino sufficientemente ampio.
La principale caratteristica dell’acero giapponese è la colorazione che le foglie assumono durante l’autunno, tingendosi di una tonalità rossastra in contrasto con il verde del prato. È un albero a foglia caduca; ciò significa che in inverno le foglie cadranno, lasciando i rami sottili a vista.
La cosa più importante da tenere in conto prima di piantare il nostro acero giapponese è il clima.
Dobbiamo ricordare che ci troviamo di fronte ad un albero che non ama il caldo eccessivo e predilige ambienti umidi. Di conseguenza, l’acero giapponese dovrebbe essere piantato in un ambiente poco assolato e con un terreno costantemente umido. Inoltre i venti secchi possono compromettere la salute del nostro albero, pertanto sarebbe meglio posizionarlo in un luogo protetto dalle correnti d’aria.
In sintesi l’acero giapponese predilige ambienti caratterizzati da un clima mite, con estati poco calde e inverni non eccessivamente freddi, sebbene possa resistere alle gelate di bassa intensità.
Il luogo ideale per piantare l’acero giapponese è uno spazio sufficientemente illuminato ma non a contatto diretto con i raggi solari.
Si tratta di una regola di base che, comunque, ammette alcune eccezioni, considerato che alcune varietà sono più resistenti di altre. Dovremmo piantare il nostro acero in un terreno acido, pertanto utilizzeremo acqua con basso Ph (con valori compresi tra 4 e 6).
Se l’acqua che utilizziamo per l’irrigazione dovesse contenere livelli elevati di calcare, possiamo compensare aggiungendo aceto o limone.
Come avrai notato, per quanto riguarda il clima ed il terreno l’acero giapponese sembrerebbe un albero molto esigente.
Fortunatamente la potatura è meno complessa, poiché un’eccessiva potatura ne comprometterebbe la forma naturale.
La soluzione è limitarsi ad un taglio ridotto ed a rimuovere i rami morti, senza andare oltre. Inoltre di tanto in tanto dobbiamo verificare se i rami vanno a coprire il tronco; in questo caso possiamo tagliarli senza problemi.
Un altro punto al quale dovremo fare attenzione riguarda l’irrigazione. L’acero giapponese deve essere annaffiato con molta acqua ma in modo lento e non aggressivo.
Un trucco semplice ma efficace è effettuare qualche foro alla base di un secchio pieno d’acqua, collocarlo vicino all’albero e lasciare che l’acqua penetri a poco a poco; in questo modo ci assicureremo che il terreno rimanga sempre umido.
Per quanto riguarda i fertilizzanti molti esperti assicurano che non siano necessari; tuttavia se riteniamo possano servire il periodo ideale per applicare questi prodotti è la primavera.
Per le foto e i consigli presentati in questo articolo si ringrazia la redazione di Habitissimo e l'interior designer Valeria Del Treste.