Il termine iris deriva dal greco e significa arcobaleno.
La dea Iris era la messaggera degli Dei e portava le missive dal monte Olimpo agli uomini attraverso l’arcobaleno.
Sono piante bulbose o rizomate coltivate per il loro bellissimo e particolare fiore, composto da 3 grandi petali penduli o semipenduli e uno stilo con diverse ramificazioni. A seconda delle varietà i fiori degli iris possono essere di diverse forme, dimensioni e colori. Le foglie degli iris sono lunghe e strette, di solito a forma di spada. Sono rigide e possono raggiungere fino a un metro di altezza.
Ne esistono circa 300 specie.
Sono piante molto resistenti e facili da coltivare, i cui fiori si prestano ad essere recisi e ad abbellire le stanze della nostra casa.
Sono adatti per diversi tipi di giardini: dai giardini rocciosi a quelli palustri, bordure e sottobosco.
L'Iris è conosciuto anche con il nome di Giaggiolo.
Famiglia: Iridaceae
Ambiente: preferiscono terreni ben drenati, fertili e soleggiati, ma tollerano anche la mezz'ombra.
Altezza: arrivano anche ai 90 cm. di altezza.
Annaffiature: richiedono una buona quantità di acqua, ma il terreno deve essere ben drenato per evitare il ristagno idrico.
Il termine iris deriva dal greco e significa arcobaleno.
La dea Iris era la messaggera degli Dei e portava le missive dal monte Olimpo agli uomini attraverso l’arcobaleno.
Rappresenta la speranza e il desiderio di trasmettere un messaggio.
In Europa l’iris venne confuso con il giglio. Si racconta che re Luigi VII vinse una battaglia in un campo ricoperto da questo fiore e ne fece il suo emblema.
Gli iris erano già conosciuti e apprezzati dalle antiche civiltà egiziane, dove venivano coltivati per la produzione di profumi e di essenze.
In Grecia e a Roma, gli iris erano considerati simboli di forza e di potere, e venivano spesso rappresentati nei mosaici e nelle sculture. Gli iris erano anche molto utilizzati per la preparazione di profumi, oli essenziali e unguenti, grazie alle loro proprietà aromatiche e curative.
Nel Medioevo, gli iris furono introdotti in Europa dai mercanti veneziani, che li importavano dalla Turchia e dall'Asia. In questo periodo, gli iris divennero molto popolari tra le classi nobili, che li utilizzavano per decorare i loro giardini e le loro dimore.
Nel XIX secolo, gli iris divennero oggetto di grande interesse da parte dei botanici e degli appassionati di giardinaggio, che iniziarono a selezionare e ibridare le diverse varietà, creando così nuove specie di iris dalle forme, dimensioni e colori sempre più straordinari.
Oggi gli iris sono molto diffusi in tutto il mondo e sono apprezzati non solo per la loro bellezza, ma anche per le loro proprietà terapeutiche e curative. In particolare, gli oli essenziali di iris sono molto utilizzati in aromaterapia per alleviare lo stress, l'ansia e la depressione.
I danni ai bulbi e ai rizomi possono essere provocati da nematodi.
La mosca del narciso può provocare danni alla pianta perché depone le proprie uova nel colletto dell’iris - le larve in seguito danneggiano tutto il tubo.
Scegliere il sito: gli iris crescono meglio in terreni ben drenati e soleggiati, ma tollerano anche mezz'ombra. Assicurarsi che il terreno sia sciolto e ben aerato.
Piantare i bulbi: gli iris si piantano a settembre-ottobre o a febbraio-marzo, a seconda della varietà. Prima di piantare i bulbi, è consigliabile scavare un buco profondo circa 10-15 cm e ammorbidire il terreno. I bulbi vanno piantati a circa 10 cm di distanza gli uni dagli altri, a una profondità di 5-10 cm.
Annaffiare: gli iris richiedono una buona quantità di acqua, ma il terreno deve essere ben drenato per evitare il ristagno idrico. Annaffiare con regolarità, ma evitare di bagnare le foglie.
Concimare: gli iris hanno bisogno di un fertilizzante completo, ricco di azoto, fosforo e potassio, da applicare ogni due settimane durante la stagione di crescita.
Potare: dopo la fioritura, tagliare i fiori appassiti e le foglie gialle. Questo incoraggerà la crescita delle foglie sane e delle nuove gemme.
Proteggere dal gelo: gli iris sono piante resistenti al freddo, ma in caso di gelate intense è consigliabile proteggerli con un telo o una copertura isolante.