Il nome latino Campanula significa letteralmente "piccola campana". La forma del fiore è infatti simile ad una piccola campana.
Pianta non esigente dal punto di vista della cura, la campanula (Campanula L., 1753) è una pianta ottima per creare delle bellissime bordure nel giardino di casa.
Il suo nome deriva dalla forma dei suoi fiori, che assomigliano a tante piccole campane – in latino Campanula significa appunto “piccola campana”.
È una pianta spermatofita dicotiledone che appartiene alla famiglia delle Campanulaceae (sottofamiglia Campanuloideae). Ne esistono oltre 2000 specie, divise in 84 generi.
Può essere coltivata anche in vaso e, in questo caso, è bene utilizzare vasi profondi perché le sue radici crescono in profondità.
Non teme il freddo e predilige zone a mezz’ombra. Attenzione invece alle piante infestanti, soprattutto in periodo di non fioritura.
Normalmente la campanula non ha particolari insetti nocivi, né particolari malattie che possano danneggiarla. È invece più importante preparagli un buon terreno che deve essere ben drenato. Potete concimarla nel periodo vegetativo con concime liquido da piante da fiori.
La campanula si riproduce per impollinazione, per talea o per dispersione dei semi.
Nel mio giardino alcune piante sono nate – con molta probabilità – per dispersione dei semi, in posti impensabili, ad esempio accanto alla porta della serra, tra una fessura del cemento dove evidentemente hanno trovato un pò di terra.
Incredibile vero? Tanta attenzione per la scelta del terreno, la concimazione, l’esposizione al sole... e poi guarda dove va a proliferare la campanula!
Famiglia: Campanulacee
Fioritura: maggio
Moltiplicazione: seme, talea, dispersione del seme
Terreno: ben drenato. Mezz'ombra
Altezza: circa 10-15 cm, a seconda delle specie
Origine: zona mediterranea, in parte l'Asia, l'Africa, l'isola di Capo Verde
Nella foto, una campanula cresciuta spontaneamente vicino alla porta della serra
La pianta della Campanula, se volete, può essere potata per favorire la crescita dei fiori a fine inverno / inizio primavera. Io personalmente non l’ho mai fatto, e i fiori sono cresciuti regolarmente, come potete vedere dalle foto.
Meglio – ripeto – fornirgli un buon terreno, concimato ma soprattutto ben drenato. Per il resto ci penserà la pianta stessa a fornirvi una bellissima bordura che fiorirà nelle prime settimane di maggio. A fine fioritura rimarrà una pianta sempre verde, comunque bella da vedere.
Attenzione invece alle erbacce che possono crescere e che sarà poi più difficile togliere senza in parte rovinare le campanule stesse.
Il nome latino Campanula significa letteralmente "piccola campana". La forma del fiore è infatti simile ad una piccola campana.
Per la sua caratteristica di essere una pianta rustica, che cresce laddove altre piante non crescere, la campanula è simbolo di perseveranza e di speranza.
Nella cultura giapponese, ad esempio, la campanula viene chiamata "Kikyo" e viene spesso associata alla stagione delle piogge, quando i suoi fiori blu-viola si aprono sotto la pioggia. In Giappone, la campanula rappresenta la gratitudine, la modestia e la fedeltà.
Non teme particolarmente il freddo, ama terreni ben drenati ed esposizione a mezz'ombra.
Per aumentare e sostenere la fioritura, è raccomandabile potare la pianta a fine inverno / inizio primavera.
È una pianta molto resistente, con una ridotta manutenzione.
Non ci sono malattie o parassiti significativi che possano danneggiarla.
Vi raccomando di tenere il terreno pulito e privo di erbacce.
La coltivazione delle campanule ha una lunga storia, con radici che risalgono a molti secoli fa. ASono piante originarie delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale, con una maggiore concentrazione in Europa e in Asia. La varietà di habitat in cui crescono le campanule è notevole, includendo prati alpini, foreste, pendii rocciosi e aree montuose. Questa adattabilità ha contribuito alla loro diffusione in tutta Europa e oltre.
Le campanule sono state apprezzate in Europa sin dai tempi antichi per la loro bellezza e varietà. Alcune specie erano coltivate nei giardini dei monasteri medievali, dove i monaci spesso mantenevano giardini di piante ornamentali e medicinali.
Nel Rinascimento e nel periodo barocco, le campanule divennero popolari nei giardini ornamentali europei, dove venivano coltivate insieme ad altre piante perenni e annuali per la loro forma caratteristica e i colori vivaci ed erano apprezzate per la loro bellezza.
Nel folklore europeo le campanule hanno avuto spesso un ruolo importante. Per esempio, in alcune culture, erano considerate fiori associati al mondo delle fate o agli spiriti della natura. Si credeva che il suono delle campanule, specialmente con una brezza leggera, potesse chiamare le fate o altre creature magiche.
Nel linguaggio dei fiori, soprattutto nell'epoca vittoriana, le campanule spesso simboleggiavano gratitudine, umiltà o costanza. Erano usate per inviare messaggi simbolici nei bouquet e nelle composizioni floreali.
Nei secoli XIX e XX, con l'avvento della botanica moderna e della coltivazione delle piante, le campanule sono state ulteriormente studiate e ibridate per ottenere nuove varietà con fiori più grandi e colori più intensi.
Oggi, le campanule sono coltivate in tutto il mondo come piante ornamentali. La loro ampia varietà e versatilità le rende ideali per diversi tipi di giardini, dai giardini rocciosi alle bordure fiorite.