Nella foto sopra, il giardino di Eram, in Iran.
Nella foto sotto e nelle successive, particolari dei giardini di Alhambra, a Granada (spagna)
Il giardino medio orientale (o arabo) è concepito come un rifugio tranquillo, un luogo di contemplazione e una rappresentazione del paradiso sulla terra. Oltre alla sua bellezza estetica, il giardino medio orientale è spesso considerato come un simbolo di armonia tra l'uomo, la natura e Dio, e un invito alla meditazione e alla gratitudine per la bellezza del creato.
In questi giardini l’acqua diventa elemento imprescindibile: è l’elemento della vita, serve per irrigare i campi, è elemento simbolico per eccellenza - in regioni dove il paesaggio arido e semi-arido è costante.
Anche le mura che lo circondano sono le caratteristiche di questi giardini. Per proteggerli dalla sabbia, perché oltre a quelle mura c’è il deserto, che rappresenta la Natura inospitale a cui viene contrapposto il giardino.
Non solo luogo di vita, ma metafora anche religiosa che, come nella simbologia cristiana, indica il paradiso terrestre.
Classicamente diviso in quattro parti da due assi ortogonali con al centro una fontana, i giardini in Medio Oriente hanno un’impostazione strutturale geometrica e ordinata, e mostrano una natura magnifica, che si nutre della bellezza dei colori e delle forme di fiori e piante per aspirare ad una condizione paradisiaca.
Ecco di seguito alcuni degli elementi principali di questo tipo di giardino:
Cortile centrale: un elemento centrale del giardino medio orientale è il cortile, noto come "sahn" in arabo o "hashti" in persiano. Il cortile è spesso circondato da edifici o mura e funge da spazio aperto e accogliente. Può essere rettangolare, quadrato o anche esagonale e può essere decorato con pavimentazioni elaborate come piastrelle di ceramica, marmo o pietra.
Acqua e fontane: l’acqua è un elemento chiave, simboleggiando la vita, la purificazione e la fertilità. Le fontane, le vasche d'acqua e gli stagni sono spesso presenti nel giardino per creare un'atmosfera rinfrescante e rilassante. L'acqua può scorrere in canali o ruscelli, aggiungendo un suono piacevole e contribuendo alla bellezza complessiva del giardino.
Piante e vegetazione: il giardino medio orientale incorpora una varietà di piante, arbusti e alberi selezionati per creare una vegetazione lussureggiante e rigogliosa. Spesso si trovano alberi da frutto come arance, limoni, melograni e alberi di ulivo. Inoltre, si trovano spesso alberi ombrosi come palme, cipressi e alberi di fico. Piante aromatiche come la menta, il rosmarino e la lavanda sono comuni e diffondono profumi gradevoli nel giardino.
Patio e pergolato: il giardino medio orientale può includere patio e pergolati, che offrono ombra e zone di riposo. I pergolati sono strutture coperte da piante rampicanti come la vite o il gelsomino, creando un ambiente fresco e intimo per rilassarsi e socializzare.
Geometria e simmetria: la geometria e la simmetria sono caratteristiche distintive del giardino medio orientale. I giardini sono spesso progettati con forme geometriche precise, come quadrati, rettangoli o cerchi, e le disposizioni degli elementi come i sentieri, le aiuole e le vasche d'acqua seguono un ordine simmetrico. Questo design intenzionale crea un senso di equilibrio e armonia.
Dettagli decorativi: il giardino medio orientale è arricchito da dettagli decorativi intricati. Le piastrelle di ceramica colorate, i mosaici, gli intagli, le colonne e le architetture ornamentali sono spesso presenti nel giardino, aggiungendo bellezza e ricchezza visiva.
Per l’Islam il giardino è la metafora del Paradiso. È il luogo dove ripararsi, ma è il luogo dove trovare anche una conoscenza interiore. È una struttura riparata da mura, quadripartita - per riconoscere i quattro punti cardinali e pregare verso la Mecca - dove la fontana o uno specchio d’acqua sono al centro del giardino - l’acqua che forma cerchi concentrici rappresenta l’espansione e la contrazione della coscienza. Il giardino, in questo senso, è la rappresentazione architettonica del divino.
“Coloro che avranno creduto e fatto opera buona gioiranno in un giardino.”
(Corano, Sura 30, 15)
Un esempio di giardino islamico in Europa è quello dell’Alhambra e del Generalife a Granada. Nel 2011 dieci giardini storici dell’Iran sono stati registrati nella lista del patrimonio dell’umanità: Il Giardino di Pasargad, il Giardino di Eram, Il Giardino di Chehel Sotun, Il Giardino di Fin, Il Giardino di Abbas Abad, Il Giardino di Shazdeh, Il Giardino di Mahan, Il Giardino di Dolat Abad, Il Giardino di Pahlevanpoor, Il Giardino di Akbarie.
Per approfondire vi consiglio il bellissimo (e ormai un classico) saggio di A. PETRUCCIOLI, Il giardino islamico. Architettura, natura, paesaggio, Electa, Milano 1994.
Sebbene il periodo medievale sia stato particolarmente significativo per il giardino arabo, l'influenza e la pratica del giardinaggio arabo sono continuate nel corso dei secoli successivi, con nuove interpretazioni e adattamenti in diverse regioni del mondo arabo e musulmano.
Il periodo storico più importante per lo sviluppo e l'influenza del giardino arabo è stato l'epoca islamica medievale, in particolare tra gli 800 e i 1400 d.C. Durante questo periodo, l'Islam si diffuse in diverse parti del mondo, portando con sé una ricca eredità culturale e artistica.
Durante l'era islamica medievale, si svilupparono e fiorirono diverse tradizioni di giardinaggio arabo, influenzate da varie culture e contesti regionali come l'antica Persia (attuale Iran), l'antica Mesopotamia (attuali Iraq e Siria) e l'Andalusia (attuale Spagna musulmana).
In particolare, l'epoca abbaside (750-1258 d.C.) in Iraq fu un periodo di grande fervore intellettuale e culturale, che portò allo sviluppo di giardini elaborati e complessi. I giardini abbasidi erano caratterizzati da ampi spazi aperti, canali d'acqua, fontane, piante aromatiche e ornamentali, e un'attenzione particolare alla creazione di oasi verdi in mezzo all'aridità del deserto.
Durante il periodo medievale, l'arte del giardino arabo raggiunse il suo apice con la costruzione di sontuosi giardini come i giardini di Alhambra a Granada, in Spagna, sotto la dinastia nazarita, e i giardini di Bagh-e Fin a Kashan, in Iran.
Questi giardini arabi medievali erano considerati un'interpretazione del paradiso terrestre, con l'obiettivo di creare un luogo di bellezza, serenità e riflessione, in cui la natura e l'arte si fondono armoniosamente.
Nel contesto contemporaneo, ci sono diversi giardini arabi che sono stati progettati e realizzati con un'estetica moderna, pur mantenendo l'ispirazione e gli elementi tradizionali dei giardini arabi. Ecco alcuni esempi di giardini arabi contemporanei:
Giardino del Museo dell'Arte islamica, Doha, Qatar: situato sull'isola di Corniche, il giardino del Museo dell'Arte islamica offre una fusione di elementi tradizionali e moderni. Il design del giardino comprende cortili pavimentati, fontane, pergolati e vegetazione rigogliosa, creando un ambiente invitante per gli visitatori.
Al Ain Paradise, Al Ain, Emirati Arabi Uniti: conosciuto anche come il "giardino floreale dei deserti", Al Ain Paradise è un giardino moderno con una vasta varietà di fiori e piante colorate. I giardini sono progettati in modo da creare una vista mozzafiato con forme geometriche e design architettonici moderni.
Giardino dei Gelsomini, Marrakech, Marocco: situato nei pressi del Palazzo Reale di Marrakech, il Giardino dei Gelsomini (Le Jardin Des Jasmins) è un esempio di giardino contemporaneo che combina elementi tradizionali con un tocco moderno. Il giardino offre ampi spazi verdi, fontane, vialetti tortuosi e un'ampia varietà di piante esotiche.
King Abdullah Park, Riyadh, Arabia Saudita: Questo parco urbano moderno incorpora elementi di design arabo come fontane, giardini rocciosi e spazi verdi. Il parco offre aree di intrattenimento, giochi d'acqua, sentieri pedonali e ampi prati per il relax.
Giardino Andalusìa, Rabat, Marocco: situato nei pressi del Museo Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea, il Giardino Andalusìa è un'interpretazione contemporanea dei giardini andalusi ispirati all'architettura araba. Il giardino offre un'atmosfera rilassante con fontane, piante lussureggianti, vialetti ombrosi e strutture architettoniche moderne.
Durante l'epoca medievale e successivamente sono stati scritti diversi trattati sul giardino medio orientale. Questi testi hanno contribuito a definire i principi, i concetti e le pratiche del giardinaggio medio orientale, fornendo istruzioni dettagliate per la progettazione e la creazione dei giardini. Molti di questi trattati e degli scritti originali sono sopravvissuti grazie a traduzioni successive in lingue come l'arabo, il persiano e il latino. Questi testi sono stati fonti preziose per gli studiosi moderni interessati a comprendere i principi e la filosofia del giardino medio orientale (o arabo).
Uno dei trattati più celebri è il "Libro dei Giardini" (Kitāb al-Bustān) scritto da Abu Hanifa al-Dinawari nel IX secolo. Questo trattato fornisce una descrizione dettagliata dei diversi tipi di giardini, delle piante e degli alberi da utilizzare, delle fontane e dei canali d'acqua, nonché dei principi estetici e dei simbolismi associati al giardino.
Un altro importante trattato sul giardino arabo è il "Libro dell'Agricoltura" (Kitāb al-Filāḥa) di Ibn Al-Awwam, scritto nel XII secolo. Anche se si concentra principalmente sull'agricoltura, contiene anche una sezione dedicata ai giardini, fornendo istruzioni sulle tecniche di irrigazione, la selezione delle piante, la cura del terreno e la progettazione dei giardini.
Inoltre, ci sono diverse opere letterarie e poetiche che menzionano e descrivono giardini arabi, come le poesie del poeta persiano Omar Khayyam e i racconti de "Le Mille e una notte". Questi scritti offrono spesso descrizioni poetiche e romantiche dei giardini arabi e della loro bellezza.