Giardino verticale
Giardino verticale "spontaneo" su una torre medievale

I giardini verticali


Non poteva mancare un accenno ai giardini verticali. Osservando la natura è facile incontrarli.

Quante volte non vi è capitato di vedere un’edera arrampicarsi su un vecchio muro in rovina? O quante volte non avete visto del muschio crescere su una parete rocciosa in penombra?

Ma il nostro giardino verticale trova la sua ragione d’essere nella mancanza di spazi orizzontali nelle nostre città, e dal rifiuto verso un’architettura anonima di metri cubi di cemento che sovrasta la nostra visuale e ci opprime in contenitori per nulla a misura d’uomo.

Giardino verticale, Caixa Forum, Madrid
Giardino verticale, Messico
Giardino verticale all'Universita del Messico

Funzione, tecnica, filosofia


Tra le caratteristiche proprio dei giardini verticali, alcune utili funzioni legate alla natura stessa del mondo vegetale, e cioè:
isolamento termico degli edifici, soprattutto in estate il sole non arriva a scaldare i muri dell’edificio e a trasmettere il calore all’interno;
isolamento acustico: una parete “verde” riduce la penetrazione del rumore esterno all’interno dell’edificio;
funzione estetica: gli edifici “verdi” hanno un impatto estetico ed emozionale migliore delle superfici di cemento, asettiche e alienanti. Il giardino verticale rende gli ambienti urbani più gradevoli e invitanti. Le pareti vegetali possono essere progettate in varie forme e combinazioni di colori per creare un impatto visivo impressionante.;
grazie alla fotosintesi la qualità dell’aria nell’ambiente urbano subisce un miglioramento. Le piante riescono inoltre a cattura le polveri sottili - PM10. Inoltre, i giardini verticali aiutano a mitigare l'effetto isola di calore nelle città, riducendo la temperatura ambientale e aumentando l'umidità;
il giardino verticale è particolarmente utile in aree urbane in cui lo spazio per un tradizionale giardino o area verde è limitato. Le pareti verdi permettono di sfruttare verticalmente le superfici degli edifici, come pareti esterne, facciate o muri interni;
funzione psicologica nel vedere delle belle pareti di verzure e aumento della qualità della vita in generale, riducendo lo stress e favorendo il recupero da fatica mentale.

Il giardino verticale è un esempio eccellente di come l'architettura e la natura possano fondersi per creare spazi più ecologicamente sostenibili e più piacevoli per le persone.


Come costruire giardini verticali?


La realizzazione di giardini verticali si affida ad una struttura ad ingombro ridotto, autoportante o agganciata all’edificio. Su questa struttura vengono fissate strutture modulari o teli in PVC con un’ulteriore strato di cartonfeltro. A questo punto vengono posizionati i semi o piante già cresciute, che in breve tempo “colonizzeranno” tutta la superficie. Come sapete non tutte le piante necessitano di terra per vivere, gli basta acqua e anidride carbonica. È così possibile realizzare veri e propri disegni con diverse tonalità di verde, predisporre particolari tipi di piante a seconda della temperatura del luogo dell’installazione, studiare l’utilizzo delle specie in funzione della stagione dell’anno. Il sistema di irrigazione è nascosto alla vista, mentre per la manutenzione - che può essere necessaria da una a quattro volte all’anno - possono essere utilizzati preparati d’acqua arricchiti con sostanze funghicide e antiparassitarie.

Come potete vedere dalle immagini in questa pagina l’effetto del giardino verticale non solo è bello, ma si avvicina all’opera d’arte. Photo courtesy: Poco a Poco, Wikipedia Creative Commons.

Esistono ad oggi moltissime soluzioni tecnico-commerciali già pronte all’uso per realizzare un giardino - ma anche un orto - in verticale. Un po’ di ingegno e una piccola dose di creatività può comunque essere sufficiente per realizzare - con legno, leghe metalliche, recipienti di terracotta o materiali di riciclo - delle buone e piacevoli soluzioni alla portata di tutti.

Giardino verticale con bottiglie di plastica
Giardino verticale realizzato con bottiglie di plastica
Giardino verticale

Per la filosofia alla base dell’opera di Patrick Blanc vi consiglio la lettura del libro Il bello di essere pianta, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

Il maestro dei giardini verticali


Il primo riferimento a Patrick Blanc - botanico francese e ricercatore del CNRS - è d’obbligo. Osservando la crescita delle piante in verticale durante un suo viaggio in Thailandia e in Malesia, ha la buona idea di sfruttare questa caratteristica per allestire dei giardini in verticale, ora famosi e richiesti in tutto il mondo - Madrid, Parigi, Dubai, Tokyo, Sydney, Berlino, Kuala Lumpur, San Francisco.

Nato a Parigi il 3 giugno 1953, Blanc è considerato uno dei pionieri nel campo dei giardini verticali e ha rivoluzionato il modo in cui le piante possono essere integrate negli ambienti urbani e architettonici.

Il suo lavoro più significativo è la creazione delle "mur végétal" o pareti vegetali, che sono pareti verticali coperte da uno strato di piante. Questi giardini verticali sono progettati per fornire un ambiente naturale e sostenibile nelle zone urbane, migliorando la qualità dell'aria, riducendo l'inquinamento acustico e contribuendo al benessere delle persone.

La tecnica di Blanc coinvolge l'utilizzo di un supporto strutturale, un pannello modulare sul quale vengono coltivate piante selezionate in base alle condizioni ambientali e alla disponibilità di luce e umidità. Le piante vengono inserite in un substrato specifico e vengono irrigate utilizzando un sistema di irrigazione integrato, il che rende possibile la crescita delle piante su pareti verticali senza il bisogno di terreno.

Le pareti vegetali di Patrick Blanc sono state realizzate in tutto il mondo e possono essere viste in molti importanti edifici e spazi pubblici, aggiungendo una dimensione verde e sostenibile all'architettura moderna. Il suo lavoro ha ispirato numerosi architetti, progettisti e appassionati di piante a esplorare il potenziale dei giardini verticali per migliorare la vita nelle città e la connessione con la natura. Blanc è diventato una figura di riferimento nel settore dei giardini verticali e ha contribuito in modo significativo alla diffusione di questa forma di architettura verde in tutto il mondo.



Come costruire giardini verticali?


La realizzazione di giardini verticali si affida ad una struttura ad ingombro ridotto, autoportante o agganciata all’edificio. Su questa struttura vengono fissate strutture modulari o teli in PVC con un’ulteriore strato di cartonfeltro. A questo punto vengono posizionati i semi o piante già cresciute, che in breve tempo “colonizzeranno” tutta la superficie. Come sapete non tutte le piante necessitano di terra per vivere, gli basta acqua e anidride carbonica. È così possibile realizzare veri e propri disegni con diverse tonalità di verde, predisporre particolari tipi di piante a seconda della temperatura del luogo dell’installazione, studiare l’utilizzo delle specie in funzione della stagione dell’anno. Il sistema di irrigazione è nascosto alla vista, mentre per la manutenzione - che può essere necessaria da una a quattro volte all’anno - possono essere utilizzati preparati d’acqua arricchiti con sostanze funghicide e antiparassitarie.

Come potete vedere dalle immagini in questa pagina l’effetto del giardino verticale non solo è bello, ma si avvicina all’opera d’arte. Photo courtesy: Poco a Poco, Wikipedia Creative Commons.

Esistono ad oggi moltissime soluzioni tecnico-commerciali già pronte all’uso per realizzare un giardino - ma anche un orto - in verticale. Un po’ di ingegno e una piccola dose di creatività può comunque essere sufficiente per realizzare - con legno, leghe metalliche, recipienti di terracotta o materiali di riciclo - delle buone e piacevoli soluzioni alla portata di tutti.

Giardino verticale con bottiglie di plastica
Giardino verticale realizzato con bottiglie di plastica