Melagrana matura
Melagrana matura, pronta per essere colta

Melagrane - Punica granatum


La melagrana è una bacca con una buccia dura e coriacea, di forma sferica con diametro dai 5 ai 15 cm. Al suo interno tanti semi rossi, raccolti in gruppi.

Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). Anche in inglese “Pomegranate”, ed in tedesco “Granatapfel” (mela coi semi), gli è riconosciuta la stessa origine.

Il nome Punica deriva invece dalla regione costiera della Tunisia dalla quale i melograni giungevano a Roma.

Originario dell’Asia sud-occidentale, venne diffuso nel Mediterraneo da Fenici, Greci e Arabi. Nel 1769 venne introdotto in America dove è tutt’ora coltivato - Messico, California ed Arizona.


Significati simbolici


Per il grande numero di chicchi dentro alla buccia, e per il colore rosso, la melagrana viene considerata il frutto della passione e compare in molti dipinti a partire dal Quattrocento.

Nell'antica Grecia la melagrana veniva considerata anche simbolo di fertilità. Nella mitologia Dioniso era ancora un bambino quando Era, gelosissima delle storie extraconiugali di suo marito Zeus, decide di far rapire il Dio dai Titani. Il piccolo Dioniso venne così messo a bollire in un paiolo e quando il suo sangue feconda la terra spunta l’albero del melograno.

La caratteristica ricchezza dei frutti della melagrana viene utilizzata per sottolineare la bellezza di un giardino. Così nel Cantico dei Cantici:

“I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con frutti più squisiti, / alberi di cipro con nardo, / nardo e zafferano, cannella e cinnamomo / con ogni specie d’alberi da incenso [...].”
Cantico dei Cantici, IV, 1-16


La melagrana in un dipinto di Botticelli
S.Botticelli, Madonna della melagrana, particolare
I chicchi rossi della melagrana

Caratteristiche

Semina, coltivazione e raccolta

Ama le zone soleggiate e si adatta a qualsiasi tipo di terreno - meglio se ben drenato. Per l’irrigazione il melograno si accontenta delle piogge, ma nel caso di siccità è bene annaffiarlo.

Fiorisce in estate e la raccolta avviene in tarda estate / inizio autunno, quando il frutto diventa rosso/arancione o si spacca, e se ne possono vedere i chicchi. A fine inverno è possibile aiutare la pianta con concime organico a lenta cessione.

Curiosità

Nell’inglese antico il melograno veniva chiamato "apple of Grenada" (mela di Granada). Lo stemma della città di spagnola di Granada è un frutto di melograno, introdotto dalla dominazione moresca nella penisola iberica.

Per i suoi numerosi frutti il melograno è simbolo di ricchezza, fertilità, produttività.

Può venire attaccato dagli afidi che possono compromettere il frutto.

Succo di melagrana

Può essere consumato da solo, come accompagnamento e decorazione a varie pietanze, bevuto sotto forma di succo o utilizzato per la preparazione di sciroppi e liquori.

Il succo di melograno è ricco di vitamina C, di potassio e di sostanze antiossidanti (polifenoli).

Tabella ripartizione percentuale degli elementi

Fonte: INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

Proteine: 3%
Lipidi: 3%
Carboidrati: 94%
Succo di melagrane

Succo di melagrane


La melagrana è il mio frutto preferito. Si può consumare crudo, da accompagnare a diversi piatti, o in forma di succo. Quello che vi serve è solo uno schiacciapatate, oltre naturalmente alle melagrane.
Togliete i chicchi dalla melagrana; spremeteli – e attenti agli schizzi, per questo è meglio usare una ciotola o una terrina; versate in bicchieri o in una caraffa; servite a temperatura ambiente. Facile, no?

Ricca di vitamina A, C e del gruppo B, di potassio e fosforo, la melagrana è un'ottima bevanda per rinforzare il nostro sistema immunitario in vista della fredda stagione. Inoltre, l'alto contenuto di flavonoidi presente in questo frutto è un toccasana per cuore e arterie, aiutando a preservare l’elasticità dei vasi sanguigni e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari - il succo di melagrana, secondo recenti studi, sarebbe in grado di abbassare sensibilmente i livelli di colesterolo nel sangue. Infine, la presenza di tannino (acido ellagico) contenuto nel succo, ha proprietà astringenti.

Nei paesi Arabi, dall’epidermide del frutto - che contiene il tannino in quantità maggiori - si ricavava un colorante giallo che veniva utilizzato nell’artigianato degli arazzi.


Come potare il melograno


Scopo della potatura è quello di permettere alla pianta di mantenere tutte le risorse per la fruttificazione estiva. Un secondo scopo è di natura esterica e consente di ottenere una chioma della piante esteticamente piacevole. Questo tornerà utile alla stessa pianta in modo funzionale, perché permetterà alla luce di penetrare meglio tra i rami e le foglie e di portare i frutti ad una migliore maturazione.

Quando potare?
È consigliato potare il melograno prima della ripresa vegetativa. I mesi di ottobre e novembre sono i più indicati.

Come potare?
La potatura va eseguita stando attenti a non esagerare. Come dicono i saggi la giusta via sta nel mezzo. Quindi - a parte casi eccezzionali - cercate di non potare la pianta troppo o troppo poco. Nel caso di una eccessiva potatura favorirete una ripresa vegetatova vigorosa a danno dei frutti. Nel caso di una potatura minima avrete sì molti frutti, ma stancherete anche la pianta.

Cosa potare?
Scegliete alcuni rami principali che costituiranno la struttura portante della vostra pianta. Andate poi a togliere quei rami secchi o che non hanno dato frutto, quelli che si incrociano sfregandosi tra di loro, quelli che crescono verso l’alto. Andranno tagliati anche quei rametti che hanno fruttificato. Tenete presente che i fiori e poi i frutti del melograno si formano proprio sui rametti corti delle ramificazioni laterali. Se quindi avete un ramo dritto e lungo potatelo un po’, così da limitarne lo sviluppo in altezza e fare in modo che nascano ramificazioni laterali dalle quali spunteranno fiori e frutti.
La potatura va fatta con un angolo di taglio di circa 45°.
Se tagliate un ramo grosso con una sega non danneggiate lo sperone di corteccia o il collare.

I polloni ai piedi della pianta
Il melograno è un albero che può assumere anche forme di arbusto. Ai piedi della pianta crescono numerosi polloni che, se lasciati crescere, daranno alla pianta una forma ad arbusto. Se volete che il vostro melograno abbia una forma ad albero è necessario tagliarli. Questa operazione darà anche più vigore per la crescita della pianta nel periodo vegetativo.


Come potare il melograno
Potatura del melograno