Bruco

Uno dei nemici più temuti di ortolani e di giardinieri sono gli insetti... ma cosa volete farci, così è la Natura.




È buona e cattiva insieme, o meglio non è nessuna di queste categorie di valore che noi esseri umani gli attribuiamo. La Natura è la Natura e basta, e sarebbe troppo semplificativo tirare una linea e dire: di qua ci sono le cose buone, di là le cose cattive.

È anche vero che noi dobbiamo trovare dei valori per dare un senso alla nostra esistenza... e potrei andare avanti per ore. In fondo mi piace prendere la vita... con filosofia!

Andiamo al dunque, da bravi ortolani con i piedi piantati a terra - anche se la testa ogni tanto vaga in alto... - e partiamo da alcune constatazioni... amichevoli:
a. ci sono degli insetti
b. che possono mangiare le nostre colture
c. come possiamo eliminare o allontanare questi insetti e mangiarci noi le nostre colture?


Sapone di Marsiglia

Rimedi contro gli insetti

Una premessa

Eccolo il problema. Per risolverlo possiamo ricorrere a drastiche soluzioni chimiche, che però si è capito che portano ad altri problemi, oppure cercare di utilizzare rimedi che troviamo in natura. Personalmente la penso in questa maniera: se il male è tanto sono disposto a prendere la medicina “forte”... se il male è piccolo allora ricorro ai rimedi naturali. Dopo la “società del consumo” spero si affermi una società del “consumo meno”, che coniughi in maniera più equilibrata - con forte dose di buon senso - quelli che sono i due opposti della coltivazione agricola, e cioè la produzione industriale e la produzione casalinga-artigianale. Fukuoka ci ha insegnato qualcosa, o no?

Del resto la preparazione di composti chimici per la cura delle malattie delle piante - i cosiddetti fitofarmaci - si è molto evoluta rispetto ai suoi esordi, quando si raccontava che l’industrializzazione dell’agricoltura e l’uso della chimica avrebbe risolto il problema della fame nel mondo - tra parentesi, ho letto male o si dice una cosa del genere anche per l’introduzione degli OGM in agricoltura? Soprattutto si è preso più consapevolezza che la lotta con i mezzi chimici va fatta cercando di salvaguardare il più possibile l’ambiente circostante - e di conseguenza le persone, che dei frutti della terra si nutrono.

Per rendere anche il consumatore più consapevole dei vantaggi e degli svantaggi a cui si va incontro ricorrendo a fitofarmaci di sintesi chimica, si è provveduto a riportare sui prodotti la classe tossicologica di appartenenza che indica: i prodotti molto tossici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn).

Un’importante differenza di insetticidi e fungicidi è:
a) la loro azione diretta contro il parassita o il fungo,
b) la loro azione indiretta. In questo caso vengono assorbiti dalla pianta e portati in circolo dalla linfa (questi prodotti vengono detti sistemici).

Personalmente eviterei la somministrazione di insetticidi sistemici su piante da fiore, perché il veleno raggiungerebbe anche i fiori - del cui polline si nutrono le api... e le api fanno il miele... e noi mangiamo il miele. Capite bene come la catena biologica vada preservata il più possibile.


Prevenire le malattie delle piante

Misure preventive

Ricordiamoci che per prevenire problemi causati non solo da insetti, ma da batteri e muffe, ci sono alcune misure preventive che possiamo mettere in pratica, come ad esempio:

la potatura, che migliora l’ossigenazione delle piante e favorisce la penetrazione di aria e luce solare: Non solo il frutto ne trae beneficio, ma i batteri che vivone bene tra l'umidità se ne vanno;
il diradamento delle semine, che evita una crescita troppo densa di piante;
la lavorazione del terreno, anche superficiale, che porta all’ossigenazione e scongiura l’attacco di muffe e batteri alle radici delle piante. Per terreni argillosi, migliorare la struttura con l’aggiunta di sabbia, favorisce il drenaggio del suolo; la rotazione delle colture.

Scusatemi per la lunga premessa - che ritengo comunque metodologicamente utile per lo sviluppo di questo capitolo - e vediamo subito quali rimedi naturali possiamo utilizzare per combattere i dannosi insetti.


Poltiglia bordolese

Il più classico: la poltiglia bordolese

Mi ricordo mio nonno che la spruzzava sulle piante dopo averla preparata con attenzione. Me lo vedo lì a riempire secchi d’acqua, a mischiare polveri e poi ancora acqua e altre polveri. Ero piccolo e lo guardavo con curiosità. Quello che a me interessava era spruzzare. Poi in seguito gli ho chiesto cosa fosse quella cosa che spruzzava, e me lo ha spiegato.

È un miscuglio di solfato di rame e di calce, elementi con una bassa tossicità, permessi anche in agricoltura biologica, e non viene dilavato dall’acqua. Viene utilizzato per la lotta ad ogni tipo di fungo patogeno, in particolare è utile contro al peronospora, che colpisce peperoni, pomodoro, cavolo, carota, cipolla, anguria, melone, zucca, zucchine, etc.

Per la preparazione in 100 litri d'acqua occorrono:
a) 100 litri d'acqua, ovvio;
b) 1 kg di solfato di rame;
c) 8 etti di calce spenta.

Queste quantità vanno rispettate con la massima precisione per non creare delle bruciature alla piante. Potete trovare in commercio della poltiglia bordolese già dosata e pronta per la diluizione in acqua.


Api

La propoli

Conosciuta per le sue numerose proprietà benefiche - antinffiamatoria, battericida, cicatrizzante, antivirale - la propoli si è rivelata un ottimo antiparassitaria.

La propoli raccolta dalle api in primavera ha importanti proprietà per lo sviluppo di foglie e fiori, mentre quella raccolta dalle api in tarda estate è un ottimo antiparassitario.

Esistono in commercio prodotti a base di propoli (spesso addizionata a solfato di rame) con un - seppur blando - effetto di aumento delle difese immunitarie delle piante, una capacità di prevenzione contro le micosi, gli afidi e varie infezioni fungine come la bolla del pesco o lo oidio.

Colonia di afidi

Spaventapasseri

Strutture di protezione

Contro gli insetti più comuni, una struttura protettiva di rete a maglia fitta o di tessuto-non-tessuto (TNT) può rivelarsi una soluzione semplice ed efficace.

Cavallette, lumache, chiocciole, ma anche molti generi di volatili, si troveranno nell’impossibilità di superare le “barriere di protezione” che avete costruito - non sempre è così, ma sicuramente limitate i danni.

Per finire con il classico spaventapasseri...


Trappole cromotropiche

Trappole cromotropiche

Le trappole cromotropiche contro gli insetti sono strumenti progettati per attirare e catturare specifici insetti utilizzando colori e pattern visivi. Queste trappole sfruttano l'attrazione degli insetti verso colori specifici e li intrappolano una volta che sono entrati nella trappola.

L'attrazione degli insetti verso determinati colori è un fenomeno ben documentato. Gli insetti, in particolare gli insetti volanti come le mosche e i moscerini, sono sensibili a diverse lunghezze d'onda della luce e hanno preferenze per certi colori. Ad esempio, le mosche della frutta sono attratte da colori come il giallo e il verde.

Cartoncini di colore giallo servono ad eliminare diversi tipi di moscerini.

Cartoncini di colore bianco attirano i tripidi.

Cartoncini di colore azzurro catturano le tentredini del pero.

Le trappole cromotropiche sfruttano questa attrazione selettiva. Sono realizzate con materiali di colore specifico, come fogli di carta o plastica, che sono attraenti per gli insetti target. Il colore e il pattern visivo delle trappole possono variare a seconda del tipo di insetto che si desidera catturare. Ad esempio, per le mosche della frutta, le trappole possono essere gialle o verde chiaro. Una volta che gli insetti sono attratti dalla trappola, possono essere intrappolati in diversi modi. Alcune trappole sono dotate di adesivi o sostanze appiccicose che impediscono agli insetti di volare via una volta atterrati sulla superficie della trappola. Altre trappole possono essere progettate con un ingresso unidirezionale che consente agli insetti di entrare ma rende difficile la loro uscita.

Le trappole cromotropiche non sono sempre efficaci al 100% e possono variare nella loro efficacia a seconda della specie di insetto e delle condizioni ambientali. Alcuni insetti possono essere attratti da altre caratteristiche oltre al colore, come odori o sostanze chimiche, quindi le trappole cromotropiche potrebbero non funzionare per tutte le specie di insetti.

Inoltre, le trappole cromotropiche dovrebbero essere utilizzate come parte di un approccio integrato alla gestione degli insetti, che può includere anche altre misure preventive e di controllo. Consultare un professionista esperto nel controllo degli insetti per determinare l'approccio più appropriato per affrontare un'infestazione specifica o un problema legato agli insetti.


Lotta biotecnologica

Lotta biotecnologica

Utilizzata nell’agricoltura professionale, con qualche sviluppo di prodotti per orti e giardini privati - soprattutto per insetti come formiche e scarafaggi.

Si basa sull’azione che hanno i feromoni nell'attirare certi insetti. Una volta attirati nella trappola diventa più facile annientarli.


Insetti antagonisti

Insetti antagonisti

Non è detto che dobbiamo ucciderli proprio noi questi insetti. Possiamo risolvere il problema con l’outsourcing, demandano ad altri il compito. E questi altri - insetti - saranno felici di farlo. Il nemico del mio nemico è mio amico. Logico, no?

Ma non sempre è facile trovare gli insetti giusti al momento giusto. Gli insetti non sono così facili da trovare! E soprattutto vanno “allevati”. Le coccinelle, grandi mangiatrici di afidi, una volta che hanno esaurito questo loro prelibato cibo, se ne vanno in altri luoghi a cercarne dell’altro. Se la lotta biologica funziona bene nell’agricoltura estensiva - dove esistono ditte che allevano e vendono insetti antagonisti in grandi quantità - per un orto domestico questo tipo di lotta diventa più difficile, appunto per la difficoltà di trovare questi insetti.

Il mio consiglio è quello di incentivare la permanenza di questi insetti nel vostro orto o giardino. Come? Introducendo fiori spontanei, costruendo dei ripari invernali per gli insetti (i cosiddetti bug hotel), offrendo ripari e abbeveratoi per volatili - alcune specie sono consumatrici di insetti.

Quello che si dovrebbe cercare di fare è di lasciare che nel nostro orto e nel nostro giardino si possa creare un microclima equilibrato e salutare - in altri termini non lasciare che i nostri concetti di “ordine” e di “bellezza estetica” prevalgano sullo sviluppo naturale, lasciando quindi alcune zone dell’orto o del giardino ad uno sviluppo spontaneo.


Aglio

Rimedi naturali con le essenze delle piante

L'altro tipo di lotta agli insetti consiste nel preparare decotti o infusi con essenze di altre piante, da spruzzare su quelle infestate o attaccate. È un rimedio alla portata di tutte le persone che hanno un orto cittadino. Pianta aiuta pianta.

Di alcune di queste piante, la cui essenza è sgradita per i "nemici insetti", sono sicuro ne abbiate già sentito parlare: l'aglio, il peperoncino piccante, le ortiche.

Per preparare un decotto lasciate le erbe in acqua per un giorno, poi riscaldatele per una trentina di minuti.

Per preparare un infuso versate acqua bollente e lasciate macerare il tutto per un giorno.

Per fare un macerato vero e proprio occorre invece più tempo. Lasciate le erbe in acqua - meglio se piovana - per alcuni giorni, rimescolando una volta al giorno. Quando il macerato ha terminato la fermentazione (si riconosce dall'odore atroce e dal colore scuro) filtrate il tutto e preparatevi a spruzzarlo.

Infine l'estratto: lasciate le vostre erbe per tre giorni in acqua piovana.


Equiseto

Qualche rimedio naturale

Vediamo alcuni di questi rimedi semplici ed efficaci:

1. Infuso d'aglio.
Ottimo da spruzzare contro afidi, tentredini, tignole. Oltre all'aglio potete aggiungere anche peperoncino e sapone di marsiglia;

2. Macerato di felce aquilina
contro gli afidi, in un rapporto di una parte di felce e 10 parti di acqua. La felce contiene la tiaminasi, un veleno che distrugge la vitamina B1. La felce, tagliuzzata a pacciamatura dell'orto, può essere un deterrente contro le lumache e le chiocciole.

3. Macerato di ortica contro afidi e acari.
L'ortica ha un alto contenuto di acido formico, per questo irrita! Non utilizzate l'ortica sulle crucifere, si dice che attiri la farfalla cavolaia.

4. Peperoncino.
La capsicina contenuta nel peperoncino è una sostanza irritante. Ve lo consiglio accoppiato ad altre piante, perché da solo il suo potere di allontanare gli afidi non è molto efficace.

5. Sapone di marsiglia.
Da usare per interventi localizzati, perché il suo uso può essere nocivo anche per altri insetti, aggiunto alle altre piante sopra. Il sapone di marsiglia, oltre a danneggiare la cuticola cerosa di cocciniglie e acari, aiuta a togliere la melata che gli afidi depongono su fiori, fusto e foglie della pianta. La melata degli afidi è una prelibatezza per le formiche,e molto spesso le formiche proteggono gli afidi dagli attacchi delle coccinelle.

6. Piante aromatiche.
Rosmarino, timo, salvia, etc. sono ottime amiche dell'orticoltore perché allontanano la farfalla cavolaia, che nelle immediate vicinanze di una pianta di rosmarino non deporrà mai le sue uova.

7. Macerato e decotto di equiseto.
Pianta infestante, facile da trovare in campagna lungo i fossi, l’equiseto contiene grandi quantità di silice e sali solforici contenute nelle parti verdi. Da utilizzare la parte verde solitamente pronta in estate, con un rapporto di 100 grammi di pianta per 10 litri d’acqua. Si utilizza contro i funghi parassiti.


Chiocciola

Altri rimedi di origine inorganica

Alcune sostanze di origine minerale hanno trovato impiego nel combattere le malattie comuni di molte piante, e si possono trovare in commercio.

Bentonite
È un miscuglio d’argille che crea una pellicola protettiva sulle piante contro la diffusione di funghi o l’attacco di insetti. Va impiegata in dosi esigue perché potrebbe provocare l’appassimento delle foglie.

Ossicloruro di rame e calcio
Impiegati per la lotta ai funghi, per alcuni insetti utili possono essere tossici

Permanganato di potassio Fungicida efficace contro lo oidio, con azione curativa ma non preventiva.

Poltiglia bordolese
Ottimo e antico rimedio, di cui abbiamo già parlato.

Sabbie silicee
Allontana dall’aggressione dai bruchi

Proteinato di zolfo
Rimedio classico che inibisce la crescita di funghi. A differenza dello zolfo, il proteinato è più tollerato da molti generi di piante.

In ogni caso guardate sempre le indicazioni e controindicazioni d’uso o, nel dubbio, fatevi consigliare dal vostro vivaista di fiducia.