Le piante carnivore sono affascinanti.
Già Darwin le aveva notate ed era rimasto stupito dalle loro tecniche di sopravvivenza. Queste piante si sono adattate ad ambienti poveri di sostanze nutritive, come terreni acidi e paludosi, sviluppando meccanismi specializzati per ottenere nutrienti supplementari dalla cattura degli insetti.
Del resto, chi non prova un’emozione di sorpresa nel vedere le bocche della Dionea muscipola chiudersi e catturare una mosca?
Charles Darwin ha studiato le piante carnivore nel suo libro del 1875 intitolato "Insectivorous Plants" – Piante Insettivore, qui a lato una riproduzione di una pagina del libro. In quest'opera, Darwin ha esplorato varie specie di piante carnivore e ha analizzato il loro meccanismo di cattura e digestione degli insetti.
Darwin ha sostenuto che le piante carnivore si sono adattate a un ambiente povero di nutrienti sviluppando strategie per ottenere sostanze nutritive supplementari dalla cattura di insetti. Ha notato che queste piante presentano caratteristiche morfologiche e fisiologiche specializzate per attirare, catturare e digerire le prede.
Una delle scoperte più importanti di Darwin riguardava la Dionea muscipola, pianta insettivora a "trappola a scatto" o "Venus flytrap". Egli ha descritto in dettaglio come questa pianta cattura gli insetti grazie a delle foglie modificate che si chiudono rapidamente quando vengono stimolate da un insetto che cammina sulle loro superfici sensibili. Darwin ha anche ipotizzato che i peli presenti all'interno delle foglie svolgano un ruolo nel rilevare la presenza dell'insetto e nell'innescare la chiusura della trappola.
Darwin ha mostrato che le piante carnivore hanno sviluppato questi adattamenti per compensare la carenza di nutrienti nel suolo in cui crescono. Le sue osservazioni e le sue teorie hanno contribuito in modo significativo alla comprensione della biologia e dell'evoluzione delle piante carnivore.
